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domenica 13 aprile 2014

Incostituzionale divieto di fecondazione eterologa: la svolta della Consulta

Con una sentenza del tutto inaspettata, la consulta elimina l’ultimo divieto posto dalla legge 19.2.2004 n.40, il tanto discusso divieto di fecondazione eterologa che impediva alle coppie che cercavano di accedere alla fecondazione per via assistita (cioè eseguita in laboratorio) l’utilizzo di gameti non appartenenti alla coppia stessa che avesse richiesto il trattamento. A lungo si era discusso sull’opportunità di questo divieto, che aveva portato finanche la dottrina a divedersi tra “favorevoli” e contrari” in quanto si voleva garantire al futuro nascituro un così detto diritto alla propria identità biologica contrapposto però anche ad un vero e proprio imprescindibile diritto alla vita, questo particolare aspetto della legge del 2004 era già stato sottoposto a referendum (ammesso dalla consulta) ma non aveva raggiunto il c.d. quorum dei votanti (50%+1), fino ad oggi dunque in cui la Corte Costituzionale ha superato lo stallo, dovuto ad un’inevitabile bilanciamento tra interessi tutti costituzionalmente garantiti, dichiarando l’incostituzionalità del divieto per violazione ma per conoscere le motivazioni addotte dai giudici della Consulta bisognerà aspettare perlomeno un mese. Con l’ultimo intervento è dunque ora ipotizzabile un accostamento dei figli con fecondazione eterologa alla fattispecie dei figli nati in quella omologa, con la conseguente automaticità del riconoscimento del figlio naturale (che al seguito della riforma del governo Letta è in tutto e per tutto equiparato al figlio legittimo). La sentenza di oggi si va ad aggiungere alla già lunga lista della Suprema Corte sulla legge 40, in particolare alle dichiarazioni di incostituzionalità sulle questioni del numero di embrioni da impiantare nell'utero materno e sulla conservazione degli embrioni riguardo alla diagnosi precedente all’ impianto, tanto da indurre il ministro della salute Lorenzin a dichiarare inevitabile un passaggio in parlamento in quanto la legge come si presenta ora è priva di significato ribadendo però di non voler entrare nello specifico delle delicate procedure medico legali che gravitano attorno alla vicenda che già negli anni precedenti avevano portato a lunghe ed estenuanti battaglie legali. Resta comunque la gioia per migliaia di coppie italiane che in seguito a questa decisione, che può essere definita senza troppe esitazioni storica, potranno finalmente coronare il loro sogno di formare una famiglia.

lunedì 7 aprile 2014

in arrivo il jobs act

Dopo tante parole arrivano le prime vere mosse del nuovo esecutivo targato Matteo Renzi, in particore stanno facendo discutere i primi provvedimenti in materia lavoro con le tanto attese modifiche del contratto a tempo determinato, istituto già precedentemente novellato dalla criticatissima riforma Fornero; ma entriamo nel dettaglio: con il nuovo decreto legge n.34 del 21 marzo 2014 viene riformata la figura del contratto a termine che potrà ora essere stipulato tra datore di lavoro e lavoratore, in un arco di 36, senza che vengano specificate nel contratto le motivazioni dell'assunzione (di carattere tecnico,organizzativo e produttivo), sarà inoltre possibile prorogare,sempre nell'arco dei 3 anni, per ben 8 volte (a differenza dell'unica proroga prevista dalla precedente legge n.92 del 2012 (la suddetta legge Fornero). Ma cosa significano questi cambiamenti? In poche parole viene concessa una maggiore flessibilità al rapporto di lavoro in quanto il datore potrà assumere senza addurre motivazioni, ma contestualmente si perviene anche ad un inevitabile aumento della precarietà a discapito del lavoratore, cosa che ha immedietamente sollevato le proteste del sindacato e della CGIL in particolare che promette un opposizione netta al decreto così formulato. Mentre il decreto è in esame in aula parlamentare (che ha facoltà di apportare modifiche al testo) il governo si trova ad affrontare una doppia opposizione alla sua approvazione: una interna dovuta alle minoranze del partito democratico ed una esterna in quanto l'annunciato appoggio di Forza Italia sulle riforme non sembra essere per niente sicuro.

domenica 6 aprile 2014

Tornato!

Si ritorna a parlare di attualità! in particoalre gli ultimi sviluppi governo Renzi, a breve!